LATERZA – L’assessore ai lavori pubblici Salvatore Colacicco si fa interprete del comune sentire dei Laertini. «Le scorie nucleari nei nostri territori?
Significherebbe annullare e vanificare tutti i sacrifici fatti finora da intere generazioni.
Significherebbe non avere neanche il tempo di gioire ed apprezzare i riconoscimenti conquistati dai nostri prodotti.
Anni e anni di lotte portate a termine da intere generazioni per poi sprofondare in un’economia assistita. Si può accettare tutto questo?
Proprio adesso che si stanno producendo e valorizzando cereali e legumi autoctoni , proprio adesso che il recupero di lavorazioni della nostra tradizione sta rendendo speciali pane, pasta e prodotti da forno.
Lo stesso dicasi per il latte, la carne e per l’ortofrutta. Le nostre eccellenze alimentari, che si sono ritagliate fette di mercato nazionale e mondiale con DOC e IGP, saranno segnate dal marchio/sigillo del no al nucleare
Il parco delle Gravine, quello dell’Alta Murgia, l’oasi naturalistica della Lipo, i percorsi enogastronomici e gli agriturismi saranno tutti marchiati con il simbolo antinucleare.
Non si tratta di opporre semplicemente resistenza, ma di reagire in modo fermo e composto per far comprendere al governo centrale che questo territorio, che sta vedendo sempre più generazioni emigrare, rischia di accelerare il processo di desertificazione e di abbandono.
Le nostre comunità rischiano di essere schiacciate da oriente dall’ILVA e da occidente dai depositi delle scorie nucleari. La politica, le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria, tutte le donne e tutti gli uomini di qualsiasi età hanno il dovere di non consentire a nessuno di rubare il futuro delle prossime generazioni.
Nella giornata di domani ci sarà un incontro che vedrà partecipi tutte le associazioni di categoria del territorio per redigere congiuntamente un elaborato contro le scorie nucleari. Io e l’intera comunità non ci arrendiamo».
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