GINOSA – Ginosa è un vero e proprio tesoro nascosto, da scoprire a poco a poco, magari giorno per giorno.
Forse pochissimi sanno che, appena dietro la chiesa Madre, a ridosso della Gravina, oltre una porticina chiusa, si apre una scala medievale in pietra, che porta direttamente ad un orto terrazzato, che si estende lungo la dorsale che si inerpica a strapiombo tra le le chiese rupestri.
La seconda giornata nazionale del FAI, Fondo Ambiente Italiano, domenica 18 ottobre, ha coinciso con l’escursione nel centro storico e nella Gravina di Ginosa, organizzata dall’ associazione Visit Ginosa, che ha posto, da sempre, la valorizzazione del nostro patrimonio naturale, artistico, paesaggistico e culturale, come propria mission principale.
«Abbiamo voluto proporre un percorso nuovo, indirizzato oltre alle bellezze che conosciamo, agli angoli più nascosti di Ginosa e del suo centro storico – ha spiegato la presidente di Visit Ginosa, Isabella Bello – Ci fa molto piacere che la nostra escursione domenicale, abbia coinciso con la seconda giornata nazionale del FAI, di cui le chiese rupestri e quella di San Leonardo, sono patrimonio riconosciuto.
Nonostante questo particolare momento di emergenza sanitaria, Ginosa dimostra una grande vitalità, puntualizza la Bello -. Il centro storico è un cantiere aperto, con i lavori che riguardano la torre dell’orologio e il rifacimento di via Matrice». (mip)
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