Nello stabilimento Leonardo di Grottaglie il lavoro riprenderà il 20 ottobre. È sospeso da prima di agosto a seguito del piano di chiusura collettiva che ha interessato il sito, con 1300 dipendenti diretti, dove si costruiscono due sezioni della fusoliera in fibra di carbonio del Boeing 787. La ripresa ad ottobre è annunciata dalla Uilm dopo che questa mattina si è tenuto un incontro con i responsabili delle risorse umane, del sito del programma 787. La scorsa settimana – dice Uilm – “Boeing ha rivisto il piano produttivo Z52 concentrando le attività nel sito di Charleston sui rework in quanto la linea finale è satura bloccando di fatto le attività. Pianificati 36 giorni lavorativi di fermo produttivo nel loro sito a partire dal 20 agosto”. Questo, commenta la Uilm, si traduce con il fermo delle spedizioni dal 20 agosto al 26 ottobre. Per Grottaglie, per le due sezioni di fusoliera del 787, sono schedulate tra le 8 e le 10 serie in meno fino a fine anno, dice la Uilm, per la quale il numero definitivo si avrà ad ottobre “con un nuovo piano Z53 dopo che Boeing ha sancito lo stato di avanzamento per il rework”. A seguito di questa situazione negli stabilimenti americani di Boeing, le attività produttive del sito di Grottaglie – afferma ancora la Uilm – riprenderanno il 20 ottobre mentre “alcuni reparti e le funzioni di staff, in base alle esigenze tecnico organizzative, riprenderanno prima di tale data come da comunicazione aziendale che avverrà nei prossimi giorni tramite un incontro sindacale”.
La copertura delle ulteriori giornate di vuoto lavoro sarà gestita nella stessa modalità utilizzata nel 2021, secondo l’accordo sindacale del 17 dicembre 2020, specifica la Uilm. Ovvero si farà ricorso ad un mix di soluzioni alternative alla cassa integrazione, sinora mai applicata a Grottaglie, che prevede l’uso di formazione professionale, ferie pregresse, ferie attuali e messa a disposizione da parte del gruppo Leonardo, compresi i lavoratori di altre strutture, di ore. “Gli enti non a vuoto di lavoro (Ingegnerie) proseguiranno le attività previste” mentre “la manutenzione proseguirà col calendario di presidi attuali e rientrerà a regime nei giorni precedenti la riapertura” dice la Uilm. Il sindacato metalmeccanici della Uil afferma che “nessuna scorciatoia può essere la soluzione ad una situazione così negativa. È prioritario restituire ai dipendenti la solidità di prospettive lavorative ampiamente meritata negli anni”. Al termine dell’incontro, la Rsu Leonardo Grottaglie ha concordato di riaggiornarsi dopo la riunione di dettaglio sui rientri dei vari reparti (presumibilmente la settimana prossima) “per pianificare e organizzare date e modalità di quanto condiviso nell’ assemblea del 27 luglio. A valle, verrà convocata una nuova assemblea”. La riduzione del passo produttivo dello stabilimento di Grottaglie (che è arrivato a costruire anche 14 coppie di sezione di fusoliera al mese) è cominciata già a metà 2020, quando la pandemia ha messo a terra l’industria aeronautica mondiale a partire dagli ordinativi per i nuovi aerei. Il sito di Grottaglie è attualmente monocomessa, costruisce solo per Boeing, anche se Leonardo si è impegnato nella ricerca di ulteriori attività complementari a quella del 787. Il piano di chiusura collettiva è partito lo scorso estate ed è stato riproposto anche a fine anno stante la carenza di lavoro. (AGI)
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