Goma è una città lontana. Quasi non ci rendiamo conto di dove si trovi la Repubblica Democratica del Congo.
Quanti giorni sono passati dalla morte tragica dell’ambasciatore Luca Attanasio, della sua guardia del corpo, carabiniere Vittorio Iacovacci, che fino all’ultimo ha tentato di salvarlo; e del suo autista, Mustafa Milanbo?
I loro nomi ci sfuggono dalla mente, ricordiamo a stento i volti, eppure in quel lembo di Africa, bellissima e ignorata, si continua a morire. Il sottosuolo è ricchissimo di oro, ma soprattutto di coltan, la fibra di rame che serve alle nostre connessioni e ai nostri telefonini. Dell’attentato, che sembra sempre più un agguato a scopo di estorsione, non sentiamo più parlare. Forse qualcosa si muove in Africa, ma noi non lo percepiamo. Il volto dell’ambasciatore ragazzino, cresciuto nell’oratorio in Brianza, interroga ancora la nostra cattiva coscienza. (mip)
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