Terremoto nell’Egeo ATENE 31 OTT – Quando la terra ha cominciato a tremare, nuvole di polvere scura hanno coperto il cielo sopra Smirne, mentre le onde di un mini-tsunami travolgevano negozi e abitazioni sulla costa turca. Una forte scossa di terremoto, di magnitudo 7.0, ha colpito nelle prime ore del pomeriggio le profondità del mar Egeo, circa 14 km al largo dell’isola greca di Samos. Ma è nella vicina Turchia che si registra il bilancio peggiore, con almeno 12 vittime e oltre 520 feriti, una dozzina gravi, mentre a Samos i morti accertati sono due studenti di 15 e 17 anni, rimasti travolti dal muro di un edificio crollato, e si contano anche 8 feriti. Una scossa tanto potente da essere avvertita fino a Istanbul e Atene. Separate da una manciata di miglia, ma da una lunga distanza geopolitica, Turchia e Grecia si sono trovate nuovamente unite da un disastro naturale, come avvenne con la “diplomazia dei terremoti” che nel 1999 avvicinò improvvisamente i due nemici storici.
E anche oggi, dopo essere arrivati nelle ultime settimane alle minacce militari, il dramma condiviso ha rilanciato i contatti ai massimi livelli, con una telefonata di solidarietà e condoglianze tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il premier ellenico Kyriakos Mitsotakis. A pagare il prezzo più alto è stata l’area costiera di Smirne, terza metropoli turca dopo Istanbul e Ankara. Decine sono gli edifici crollati, alcuni dei quali completamente collassati. Sotto le macerie di una ventina di palazzi i soccorritori si sono affannati fino a tarda sera per cercare di estrarre vivi i numerosi dispersi. Una disperata corsa contro il tempo, mentre i feriti chiamavano aiuto a voce o inviando messaggi sui cellulari. Tra le prime a essere salvate, una ragazza emersa in diretta televisiva nazionale da un cumulo di cemento. Le persone soccorse tra le macerie sono in tutto una settantina. Sul posto le autorità hanno inviato decine di ambulanze e mezzi d’emergenza, mentre missioni di solidarietà partivano dal resto del Paese. Forte allarme ha suscitato anche il mini-tsunami, con onde alte un metro, che ha trasformato il distretto costiero di Seferhisar in uno scenario alluvionato.(ANSA)
scontri con la polizia a Barcellona – BARCELLONA, 31 OTT – Scontri in centro a Barcellona manifestanti e agenti di polizia. In centinaia sono scesi in piazza ieri sera per protestare contro le nuove misure anti-covid che prevedono il coprifuoco e il divieto di lasciare la città durante il weekend di festa. Secondo un portavoce del Mossos d’Esquadra, oltre 700 persone erano in strada per la manifestazione. Cinquanta di loro hanno poi “cominciato a lanciare oggetti pericolosi” contro gli agenti, che hanno poi cercato di dividerli. Registrati anche alcuni saccheggi nei negozi, così come danneggiamenti alle auto delle forze dell’ordine. Cinquanta agenti sono rimasti feriti e 12 persone sono state invece arrestate, come ha confermato la polizia su Twitter. (ANSA-AFP)
Il Regno Unito verso il Regno Unito verso il Lockdown LONDRA, 31 OTT – Anche la Gran Bretagna è pronta ormai a tornare a una qualche forma lockdown nazionale per provare a frenare la seconda ondata di coronavirus. Lo anticipano oggi giornali come il Times e il Guardian, riferendo che il premier Tory, Boris Johnson, dopo aver resistito nei giorni scorsi al suggerimento d’imporre un confinamento generalizzato di due settimane, si prepara ad annunciarne ora la settimana entrante uno forse anche più lungo nell’intera Inghilterra, la nazione di gran lunga più popolosa del Regno Unito.(ANSA)
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