Ratti e incuria devastano il lungomare di Taranto. La denuncia arriva dal Presidente del Grande Taranto.
«La situazione di degrado e decadenza in cui si trova il Lungomare di Taranto, nel pieno centro cittadino, è diventata ormai intollerabile». Ugo Lomartire, presidente di “Grande Taranto”, denuncia lo stato di «incuria e abbandono del Lungomare. Letteralmente infestata dai ratti, la passeggiata Leogrande è diventata tutt’altro che una passeggiata, la terra sta franando e sta invadendo sia le stradine della scarpata e sia le panchine, verde incolto con grandi arbusti che non potati impediscono in diversi punti la visuale del mare, alberi inclinati, lungo il sentiero paletti in ferro arrugginiti, mattoni mancanti e mai sostituiti, mancanza di illuminazione nella scarpata e assenza di tombini».
«A condimento di ciò, dulcis in fundo, un cartello presente lì da anni che annuncia lavori dell’amministrazione comunale mai iniziati – dice Lomartire – Quando si riesce, e se si riesce, a superare questo percorso irto di ostacoli e di insidie si giunge nella spiaggia del Lungomare e in tale spiaggia molto frequentata nel periodo estivo, ci sono accumulati e abbandonati materiali di diverso tipo come legname e pali in ferro arrugginiti che oltre ad essere assolutamente indecorosi, rappresentano anche questi un potenziale pericolo per coloro che si recano in quella spiaggia. Infine, e non certo per importanza, l’annuncio che parlava negli anni scorsi dell’intervento di ripristino e recupero del Pontile Rota anche questo rimasto solo un annuncio perché a distanza di anni il Pontile Rota è un desolante rudere in stato di abbandono».
«Di tale situazione di degrado, incuria e decadenza non si può cercare di scaricare la responsabilità ai cittadini tarantini che non hanno di certo colpa se nella scarpata del Lungomare sta franando la terra sui sentieri e sulle panchine, se manca l’illuminazione nelle ore serali, se il verde è incolto, non potato e in diversi punti impedisce la visuale del mare, se alcuni alberi sono paurosamente inclinati, se vi sono pali e paletti di ferro arrugginiti, se il Pontile Rota è un rudere inutilizzabile da anni a causa dell’erosione del mare, se il Lungomare è pieno di ratti (e tra l’altro una delle aree dov’è maggiore la presenza dei ratti è nei pressi di quello che dovrebbe essere un cantiere di zona del Borgo dell’Amiu). Alla luce di tutto ciò – conclude il presidente di “Grande Taranto” – chiedo con forza un’urgente intervento del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci per risistemare una volta per tutte con i fatti e non con le parole il Lungomare di Taranto che da troppo tempo si trova in una penosa e intollerabile situazione, lo si deve ai tarantini tutti che pagano al Comune di Taranto profumate tasse e lo si deve anche a quei turisti che vengono da fuori al nostro territorio e rimangono scandalizzati da questo indecente spettacolo».
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