Avere un cane per amico può salvarti la vita. L’ idea che un cane, amico dell’uomo per antonomasia, possa esserti fedele e di aiuto e sostegno, trova giusta accoglienza nella storia che ha visto protagonista indiscusso un pincher, meritatamente insignito nelle nostre righe di “cane-eroe” di giornata.
Gli deve riconoscenza il suo padrone, un anziano signore di 86 anni che a San Giorgio Ionico nella via Lorenzo il Magnifico, solo in casa e intento a compiere alcuni modesti lavori di routine, ha avvertito un malore nella propria abitazione.
Caduto per terra per molte ore dalla mattina al primo pomeriggio, impossibilitato a chiamare soccorsi, ci ha pensato il suo pincher a farlo per lui, precipitandosi nel balcone. Ha fatto quel baccano così insistente che alcuni vicini ne sono rimasti colpiti e coinvolti. Proprio il continuo abbaiare del cane, ha spinto alcuni vicini a telefonare al 112 (la nuova norma prevede che si faccia riferimento a questo numero che a sua volta provvede ad allertare le forze di intervento territoriale).
Lui, il nostro pincher-eroe ha continuato ad abbaiare sino a quando non è arrivata una unità della Polizia locale. I due agenti, raggiungendo l’abitazione e allertando il 118, sono riusciti a prestare soccorso al malcapitato signore. «Quello tra i due, cane e padrone – raccontano gli agenti – abbiamo visto subito trattarsi di un amore smisurato reciproco. Da una parte il simil pincher ha smesso di abbaiare mentre si prestavano le cure del caso al signore e lui, di rimando, ci chiedeva di provvedere a dargli da mangiare».
«Ci siamo preoccupati soprattutto di andare incontro alle condizioni di salute del signore al quale anche adesso cogliamo l’occasione per augurargli una pronta guarigione confidando nelle sue buone condizioni di salute», ha aggiunto l’agente.
La storia attribuisce la copertina a questo simpatico pincher che può dire (chiaro eufemismo) di avere salvato la vita al proprio padrone, ma pone anche in risalto il valore del mutuo soccorso, quel senso di responsabilità civile che non può tenere lontani dall’argomento nessun cittadino, specialmente quando sono gli anziani a rimanere soli in casa nonostante ci sia l’interesse della famiglia.
A volte anche sapendo badare a se stessi, le persone anziane restano sole e ogni passo potrebbe risultare una trappola. «Anche in altre occasioni – ha spiegato il comandante della Polizia Locale, – ci è capitato di arrivare in tempo perché ha funzionato la macchina della solidarietà, quel tenere l’occhio vigile dei vicini, che chiamandoci subito permettono di portare a compimento l’azione di soccorso. Non sempre questo accade. Questa volta è stato in principio un piccolo pincher che a sua volta e a modo suo ha allertato tutti, senza il quale sarebbe stato più difficile intervenire».
Una storia che concilia, tra l’altro, il giusto valore tra uomo e animale nella singolare alleanza rispetto al valore della vita.
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