Ennesimo incidente dovuto alle pessime condizioni del manto stradale a Marina di Ginosa. A farne le spese questa volta, un disabile, che soggiorna per lunghi periodi dell’anno nella frazione rivierasca.
Ricostruendo la dinamica dell’accaduto, ci si rende subito conto di come l’evento avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi.
«Nel tentativo di uscire della Pineta Regina con il mio ausilio – racconta a caldo il protagonista di questa brutta avventura, sono caduto ribaltandomi sul lato destro e battendo con forza il braccio destro, sul quale ho riportato una brutta contusione, che stanotte non mi ha fatto dormire e mi provoca ancora dolore. Un passante mi ha soccorso chiamando subito il 118 che è prontamente arrivato, riscontrandomi
diverse altre abrasioni.
Se non avessi avuto il casco, continua l’uomo avrei rischiato un trauma cranico, battendo la testa sulolo spigolo di asfalto duro. Dimenticavo di dire che quel punto di entrata è caratterizzato da uno spazio di sabbia da cui spuntano dei sassi, appuntito, da dove si deve salire sulla parte asfaltata che forma una specie di soglia dura di una decina circa di centimetri di altezza. Entrando sono stato spinto da alcuni ragazzi, uscendo ho cercato il percorso migliore per scendere dalla parte asfaltata, ma nel farlo si è sbilanciata la carrozzina e si è abbattuta sul lato destro, proprio su quella specie di soglia su cui ho sbattuto la testa, per fortuna protetta dal casco. Ma la spalla ha battuto appena più sotto. Non so per quale miracolo non si è rotto niente, ma appunto la contusione la sento tutta nonostante l’antidolorifico. .
Più volte ho denunciato la pericolosità di quel tratto di strada, oltre alla presenza di barriere architettoniche. Per ora tutto è rimasto lettera morta. Fino a quando?»
Marina di Ginosa, con le sue coste basse e sabbiose, poteva diventare il paradiso del turismo accessibile nel meridione, ma siamo ogni giorno ad annotare il bollettino degli incidenti e delle strade dissestate e piene di buche. Qualcosa si è fatto, ma forse ancora troppo poco. I disabili e non solo, anche anziani e famiglie, hanno paura a transitare con passeggini e carrozzine. Se ci muoviamo in tempo possiamo ancora risolvere il problema. Che già chi vorrebbe allertare il Comune con una denuncia cautelativa. Ma queste iniziative estemporanee, lasciano il tempo che trovano, quello che veramente serve è la volontà politica. Segnaliamo quanto accaduto alle autorità competenti, aspettando provvedimenti urgenti.
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