Nella mattinata dello scorso 28 luglio, a Marina di Ginosa, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in flagranza di reato, un 29enne laertino, già noto alle Forze dell’Ordine, presunto responsabile di gravi reati nei confronti della madre.
La vicenda costituirebbe l’ultimo episodio di una serie di vessazioni, a cui l’uomo avrebbe costretto la vittima, portate avanti già da tempo e culminate domenica mattina, quando, dopo aver chiesto per l’ennesima volta con insistenza denaro al genitore ed aver da questi ricevuto un diniego, l’avrebbe aggredito verbalmente, minacciandolo.
La donna, poi, si sarebbe rifugiata presso un’abitazione di Marina di Ginosa, senza riferire l’indirizzo al figlio. A questo punto, il giovane avrebbe cercato, con molta insistenza, di mettersi in contatto con la madre, chiamandola numerose volte e continuando a minacciarla.
Successivamente, la donna, accortasi che il figlio l’aveva raggiunta presso l’abitazione dove si era rifugiata e, quindi, temendo per la sua incolumità, ha contattato il 112, richiedendo l’intervento di una pattuglia. I militari dell’Arma, arrivati sul posto, hanno effettivamente rintracciato il ragazzo, il quale si trovava in stato di alterazione psicofisica, traendolo in arresto e, in questo modo, mettendo fine ad una condotta che, a breve termine, avrebbe potuto certamente degenerare.
Sulla scorta degli elementi raccolti, l’uomo, presunto responsabile del reato di “maltrattamenti in famiglia”, ultimate le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato tradotto presso la casa circondariale di Taranto, in attesa di giudizio di convalida, fatta sempre salva la sua presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
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