“Ieri, su iniziativa della Presidente Loredana Capone e alla presenza del capogruppo Filippo Caracciolo, ho incontrato Pino Gesmundo e Antonio Castellucci, segretari regionali di Cgil e Cisl per il necessario chiarimento dopo le accuse rivoltemi da due rappresentanti di categoria delle loro organizzazioni”. Così il Consigliere regionale del Pd Michele Mazzarano dopo l’acceso confronto di lunedì.
“La discussione è stata improntata principalmente sulla vertenza “somministrati Arpal” e abbiamo convenuto di chiedere alla Presidente Capone una riunione di tutti gli attori istituzionali interessati per dirimere una questione di difficile soluzione.
Da una parte – dichiara Mazzarano -si disattende quanto previsto dall’art. 75 della L.R. 51/2021, dal momento che mancano le risorse finanziarie per la proroga dei contratti dei circa 200 lavoratori; dall’altra bisogna decidere se, e in che forma, continuare ad avvalersi di queste risorse umane, ormai diventate preziose per la funzionalità dei centri per l’impiego di tutta la Puglia.
200 somministrati Arpal, 150 formatori, 200 navigator: tutti che rischiano di perdere il lavoro e rappresentano un drammatico ‘caso di scuola’ su come la pubblica amministrazione produce giovani precari, li avvia al lavoro, li specializza e poi li manda a casa.
Allora, – aggiunge Mazzarano – di fronte ad una sfida così difficile, serve unire e non disperdere le forze in campo: rappresentanti istituzionali, forze politiche e sindacali. Ci sono consiglieri regionali, tra cui il sottoscritto, che su questa vicenda hanno messo la faccia, proponendo e approvando una legge regionale a tutela di questi lavoratori e ingaggiando una dura contrapposizione politica nella stessa maggioranza che governa la Regione. A fronte di questo ho ribadito a Gesmundo e a Castellucci, che mi sarei aspettato una più fattiva collaborazione all’attività istituzionale svolta su queste vertenze da parte di tutte le organizzazioni sindacali.
Inoltre – in riferimento all’acceso confronto nella riunione informale di lunedì Mazzarano precisa – sono abituato a farmi coinvolgere pienamente dalle questioni che mi stanno a cuore e quell’atteggiamento ha provocato in me una vistosa irritazione, probabilmente non appropriata a quel contesto, ma dettata solo dall’ansia di risolvere una questione urgente e delicata.
Mai e poi mai avrei potuto offendere personalmente le rappresentanti delle organizzazioni sindacali e, soprattutto, utilizzare un linguaggio sessista che è quanto di più lontano dalla mia sensibilità e dalla mia visione.
Le dirigenti sindacali in questione hanno la mia stima anche perché fanno un mestiere duro e difficile , com’è la difesa dei lavoratori, e in questo vanno supportate ed incoraggiate. Ora – conclude Mazzarano – uniamo le forze per risolvere queste gravi vertenze aperte e preoccupiamoci solo del destino lavorativo di questi giovani precari che non meritano di andare a casa”.
Ufficiostampamazzarano
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