Oggi, 30 aprile 2021, giornata internazionale della danza, non potremmo non ricordare colei che, per Ginosa, ha rappresentato l’idea stessa della tersicore, insieme con la scuola di danza Le Musettes, che la scoprì e la volle qui, per iniziare migliaia di ragazzi e ragazze ad un’arte che non ha eguali, per grazia e bellezza.
Molti, nel tempo, hanno seguito le sue tracce, ma nessuno aveva, ne avrà mai il fascino minuto, corrusco e ineffabile di Michaela Atanasiu, etoile del teatro di Bucarest, che illuminò Ginosa per un attimo di eternità, innalzandola sulle punte, invitandola a guardare oltre; e lasciando un’eredità che a tutt’oggi commuove e indica, a chiunque voglia seguirla, una via di luce. Che continua. Nella fatica e nell’estasi di una danza. Che mai come adesso ha il sapore ed il profumo del riscatto. Da un dolore, in cui l’amore al bello si fa cura.
A Ginosa c’è una piazza, in ricordo di Michaela, ma soprattutto ci sono i cuori, di tutti coloro, che con i movimenti dell’anima, lei contribuì ad elevare, portandoli quasi ad accarezzare il cielo. (mip)
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