Dopo diversi mesi di incontri, confronti, tavoli istituzionali, anche presso il Cis, in cui le organizzazioni sindacali e le rappresentanze dei produttori hanno provato a mettere in luce tutte le difficoltà del settore, oggi finalmente c’è stata la firma dell’accordo di collaborazione concernente la “valutazione dei tassi di decontaminazione in lotti di mitili trasferiti dal primo seno del Mar Piccolo al Mar Grande”. Durante questo lungo percorso non sono mancati momenti di scontro o tensione tra le parti, nonché fasi in cui sono carenti o assenti le informazioni, così come è stata a volte assente la condivisione sui percorsi di intervento. Tuttavia giudichiamo positivamente il lavoro svolto in quanto, oltre a dare consequenzialità agli impegni assunti da parte delle istituzioni, esprime la volontà delle stesse a sostenere una categoria di lavoratori e imprenditori troppo spesso dimenticata.
Con la firma di questa mattina finalmente si autorizza la fase di ricerca e sperimentazione propedeutica al trasferimento in Mar Grande del seme dei mitili. Si tratta di un passaggio obbligato che, se darà come si spera buoni risultati, potrà consentire che la maturazione delle cozze vada a completarsi in acque conformi alle vigenti norme sanitarie. Questo l’obiettivo centrato nell’incontro tra il Prefetto Demetrio Martino, nonché commissario per le bonifiche, e Asl, Arpa e Cnr, Sindaco di Taranto e Comandante della Capitaneria di Porto, risultato importante benché raggiunto con ritardo. Il confronto è stato anche occasione per richiedere una forte accelerazione per quel che concerne le attività di monitoraggio che vanno fatte entro il termine stabilito dalle ordinanze regionali per la coltivazione nel primo seno del Mar Piccolo. E’ stato indispensabile anche sottolineare le difficoltà dei mitilicoltori, dovute all’aumento dei costi, nella gestione dello spostamento senza un aiuto pubblico. Vanno infatti realizzate nuove aree attrezzate in Mar Grande e acquistati mezzi che rispondano alle nuove esigenze. Per questo chiediamo al Comune di Taranto di confermare la disponibilità a mettere a disposizione di tutti i mitilicoltori, specchi d’acqua in Mar Grande che possano essere utilizzati per la decontaminazione e per far fronte ad altre eventuali esigenze (es. innalzamento temperature).
Al commissario si chiede di garantire propri fondi per l’acquisizione di attrezzature da parte dei mitilicoltori anche attraverso consorzi. E’ stato inoltre evidenziato il bisogno di dissequestrare le aree del Mar Piccolo per essere nuovamente concesse agli operatori del settore che ne facciano adeguata richiesta e rientrare così in piena legalità nel ciclo produttivo.
Ma tutto ciò, si badi bene, se da un lato è quello che chiediamo da tempo, dall’altro non deve assolutamente far perdere di vista la questione centrale, cioè quella delle operazioni di bonifica, imprescindibili ed essenziali non solo per garantire la continuità di questa attività economica nel luogo in cui si è tradizionalmente sempre svolta, ma anche per restituire il Mar Piccolo alla comunità e renderlo così pienamente fruibile (si consideri per esempio il progetto del Parco del Mar Piccolo).
E’ importante quindi rimettere al centro tutta una serie di questioni che ruotano attorno al Mar Piccolo, attraverso la riconvocazione da parte del Sindaco del Tavolo Permanente della Mitilicoltura, che non si riunisce ormai da mesi. Solo così sarà possibile avviare a soluzione le problematiche di competenza comunale: Piano Coste, punti di sbarco, concessioni…
Agci Agrital Tarantp
Emilio Palumbo
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