“Quasi una serata tra amici”. Era questo il clima che si respirava ieri sera all’inaugurazione del comitato elettorale di Gino Montanaro, candidato alle prossime elezioni regionali del 20 e 21 settembre, con la lista “Puglia Domani” con Raffaele Fitto presidente.
Una candidatura fortemente voluta e caldeggiata dall’onorevole Francesco Amoruso e dal Senatore Marcello Gemmato, coordinatore regionale di Fratelli D’Italia , ospiti dell’incontro, che ha avuto l’imprimatur e l’endorsement personale di Ignazio La Russa.
Molto articolato il programma di Montanaro.
“Mi rivolgo nuovamente a voi – ha esordito – cittadini ginosini e marinesi per condividere un mio nuovo progetto politico.
Dopo 10 anni da Sindaco di questa comunità ho ritenuto opportuno prendermi una, credo, meritata pausa di riflessione per dare spazio al rinnovamento ed al ricambio della classe dirigente politica della nostra Città.
Le motivazioni che mi hanno spinto a questa nuova avventura politica sono sia di carattere politico che amministrativo.
La mia candidatura alle elezioni regionali, in programma il 20 e 21 settembre prossimo, nella lista “LA PUGLIA DOMANI” – ha proseguito Montanaro – dove sono tra i favoriti per essere il primo della lista e, quindi, sicuro Consigliere Regionale, è stata fortemente voluta da Raffaele Fitto e da Ignazio La Russa, sia per la mia esperienza amministrativa ma anche per la conoscenza delle problematiche territoriali.
Si tratta, quindi, di un ritorno alle mie origini politiche, ai principi e valori della Destra sociale, che mette al centro della propria azione politica la persona, il cittadino, con particolare attenzione alle fasce deboli della popolazione (minori, anziani, disabili, inoccupati e disoccupati di lunga durata), con la concezione di una economia ampiamente sociale e del rispetto dei valori dello stato sociale.
Nella mia esperienza politica ed amministrativa sono sempre stato dalla parte dei lavoratori, mai dei padroni, come nella vertenza Miroglio e nella vertenza Natuzzi. Quanti viaggi compiuti a Roma e ad Alba, nella speranza, mai persa, di trovare una soluzione adeguata al problema dei nostri lavoratori e cittadini.
A livello locale il mio progetto politico prevede un centro-destra unito, un centro-destra plurale che parla con più voci, un centro-destra che vada oltre l’appartenenza partitica e che sia aperto alle competenze, alle categorie e alle forze sane della nostra società.
fare politica di Gino Montanaro.
Per queste motivazioni oggi mi propongo al Consiglio Regionale forte dei tre principi cardine che hanno sempre guidato la mia azione politico amministrativa:
l’onestà, la coerenza e la competenza.
Onestà non solo quella materiale ma soprattutto quella morale ed intellettuale. Coerenza che significa fare quello che si dice senza promettere cose che non si possono fare. Competenza che significa dare concretezza alla propria azione politica.
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Le motivazioni della mia candidatura – ha concluso – sono ben evidenti nel fallimento del governo di centro-sinistra guidato in Puglia da Emiliano soprattutto in due settori strategici della nostra Puglia:
l’AGRICOLTURA, risorsa importante ed indispensabile per la nostra economia, che risulta essere stata abbandonata.
Basti pensare al fenomeno della Xylella dell’ulivo, mai affrontato con determinazione ma con ideologismi che hanno irrimediabilmente mutato il paesaggio della nostra Puglia.
La pessima ed inconcludente gestione dei fondi comunitari del PSR (il Fondo di Sviluppo Agricolo Regionale), che fanno della Puglia l’ultima Regione non d’Italia ma dell’Europa; vicenda finita nei tribunali per atti illegittimi compiuti dall’amministrazione Emiliano, con il rischio di perdere definitivamente questi fondi.
Poi la SANITA’, – ha puntualizzato – dove in questi anni di governo del centro-sinistra abbiamo assistito allo smantellamento della rete ospedaliera nella provincia jonica (chiusura degli Ospedali di Mottola e Massafra) ed al ridimensionamento del nostro ospedale di Castellaneta con la minaccia sempre più concreta, addirittura, di chiusura dell’unico punto di riferimento per i cittadini della zona occidentale della Provincia di Taranto.
Senza dimenticare lo smantellamento dei servizi sanitari territoriali, basti pensare nel nostro territorio alla chiusura del Pronto Intervento Sanitario e al ridimensionamento del 118 a mezzo servizio con altri comuni limitrofi.”
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