L’episodio si è verificato alle 14.45. Un gruppo di pseudo pacifisti si è messo a inveire contro la nave che stava operando per lavori di manutenzione in arsenale nel canale navigabile di Taranto. Come mostrano le immagini, i manifestanti hanno iniziato a urlare «assassini, assassini» e a lanciare pietre e oggetti contro il mezzo. Si pensa che l’episodio possa essersi verificato a causa di una psicosi legata allo scoppio della guerra in Ucraina. Nel capoluogo jonico, infatti, non era mai avvenuta una contestazione così dura contro la Marina Militare.
«L’increscioso episodio avvenuto nel pomeriggio al porto di Taranto, quando alla Fregata Carabiniere, entrante nel sito della città pugliese, è stata riservata una deplorevole accoglienza a suon di insulti e sassate, è inaccettabile e ci indigna profondamente. Esprimiamo riconoscenza e solidarietà a tutte le donne e gli uomini delle nostre quattro Forze Armate, e alle Forze dell’Ordine più in generale. In un delicato frangente come quello che stiamo vivendo, la stima e l’affetto verso chi indossa una divisa non può venire meno, e soprattutto non può essere vituperato senza essere stigmatizzato e sanzionato». Lo dichiarano i senatori della Lega in commissione Difesa.
«Non condivido le contestazioni e addirittura il lancio di pietre inscenate a Taranto mentre transitava nel porto la nostra Nave ‘Carabiniere’. I nostri militari vanno per ‘combattere la guerra’, per la pace. Cosa che non è come giocare alla playstation o buttare le pietre dal ponte girevole. Onore alle nostre Forze Armate». Lo dichiara Mauro D’Attis, deputato e commissario regionale di Forza Italia Puglia.
«Non si può ripudiare la guerra lanciando pietre e rivolgendo insulti ai nostri militari», così ha commentato invece l’ex sindaco Rinaldo Melucci. «Questo è pacifismo deviato, irrispettoso del sacrificio che donne e uomini in divisa hanno compiuto e compieranno per preservare la pace, come vuole la nostra Costituzione. All’equipaggio di nave Carabiniere, così come a chiunque sia impegnato contro la guerra, giunga il nostro sostegno: le persone per bene sono con voi».
IL COMMENTO DEL MINISTRO GUERINI – «Pur trattandosi di un gruppo ristretto di persone, che non rappresenta in alcun modo i sentimenti riservati dalla stragrande maggioranza dei cittadini italiani alle donne e agli uomini in uniforme, preoccupa la violenza di cui è stata fatta bersaglio la nave della Marina Militate ‘Carabiniere’, al rientro nel porto di Taranto. Ciò che rincuora è che si tratta dell’opera di pochi, che prende a pretesto una fase di tensione internazionale per cercare di riproporre parole d’odio ingenerose nei confronti di chi si impegna, quotidianamente, per garantire la tutela della sicurezza del Paese e di ciascuno di noi. Si tratta di azioni che si condannano da sole. Voglio esprimere la mia vicinanza all’equipaggio del ‘Carabiniere’ e a tutta la famiglia della Difesa». Così il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, commentando l’episodio avvenuto nel pomeriggio a Taranto, al rientro in porto della fregata ‘Carabiniere’.
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