«A Matera per superare l’ultimo sasso sulla strada dei diritti lgbtq+. Una strada che deve essere aperta, trasversale, nuova. Per questo GayLib sfilerà anche in Basilicata dietro il suo striscione per i diritti senza confini». Così Luca Maggioni, presidente di GayLib, associazione liberale per i diritti lgbtq+, ha annunciato l’adesione e la partecipazione del gruppo alla manifestazione in programma nel pomeriggio a Matera.
«Solo attraverso una autentica apertura del dibattito e del confronto a 360 gradi tra i rappresentanti di tutte le culture politiche – ha aggiunto il segretario politico dell’associazione, Daniele Priori – possiamo sperare di portare l’Italia, sempre in ritardo su questo tema, all’avanguardia su un tema realmente universale qual è l’agenda per i diritti civili . Abbiamo sfilato in due città simbolo in questo mese di luglio» prosegue Priori. «A Milano, la metropoli italiana più vicina alla cultura europea e ora a Matera città che in mezzo secolo è passata dall’essere definita vergogna d’Italia a autentico gioiello, meraviglia e simbolo di un Paese capace di trasformare le difficoltà in risorse e ciò che erroneamente veniva considerato brutto in bellezza».
E «da Matera – ha evidenziato Giuseppe Demarzio, imprenditore lucano, delegato di GayLib nel comitato promotore del Matera Pride – può iniziare davvero una storia nuova per i diritti civili in Italia. Nella nostra città che è stata e resta nell’ideale comune capitale europea della cultura abbiamo la grande occasione di fare una rivoluzione copernicana per i diritti, cambiando verso alla comunicazione, alla cultura, alla pubblicistica. Perché finalmente non solo una parte ma tutte le forze politiche possano fare e sentire come propria la questione dell’uguaglianza delle persone lgbtq+ in ogni regione, in ogni città, in ogni borgo e con ogni Amministrazione d’Italia. Il colore politico non può e non deve più essere un ostacolo per questo cammino che dall’Italia e anche da Matera cammina spedito in scia con l’Europa. Un appello e una agenda – conclude il delegato di GayLib – che spero possa essere pienamente condivisa dall’amministrazione regionale del presidente Bardi che sappiamo essere persona sensibile ai temi della giustizia sociale. Una questione che – ha concluso – vede oggi come avamposto il popolo del Pride, colorato e assolutamente trasversale, unito per la libertà di ogni essere umano».
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