LATERZA – Michele Perrone è un terapista ipovedente. Lavora al centro di riabilitazione Osmirm di Laterza, con ottimi risultati, umani e professionali, da più di 10 anni, occupandosi soprattutto di persone con disabilità cognitiva.
La pandemia da covid-19, specie in questa seconda ondata, ha rischiato di mettere in forse i traguardi raggiunti con i suoi pazienti. Per il particolare momento di fragilità, anche personale, Michele non puó lavorare in presenza. Ma nè lui, né l’intera equipe Osmairm si sono mai persi d’animo.
Con l’apporto di coordinatori, terapisti e psicologi, e con la supervisione della direzione sanitaria Osmairm e il coinvolgimento dei 13 ambulatori sul territorio, hanno ideato e realizzato un innovativo progetto che coniuga smart working e integrazione.
Da lunedì, 23 novembre, come se ogni mattina uscisse per andare in ufficio, Michele Perrone si siede alla scrivania di casa, accende il suo computer, guarda i suoi interlocutori dallo schermo e somministra i trattamenti ai suoi pazienti da remoto.
«Questo progetto è il frutto di una lunga sperimentazione e di un intenso lavoro di squadra – dice il terapista – gli anziani e i disabili che abbiamo esaminato stanno rispondendo molto bene i risultati stanno andando al di sopra anche delle nostre aspettative».
Legittima la soddisfazione di tutto lo staff Osmairm, che è ancora in prima linea nella battaglia all’emergenza sanitaria. «Grazie all’abnegazione e allo spirito di sacrificio del nostro personale, unito alle intuizioni diagnostiche e terapeutiche della nostra direzione sanitaria affermano al Centro di riabilitazione di Laterza – l’Osmairm ha i mezzi per affrontare una sfida che si annuncia ancora durissima. I nostri operatori hanno deciso volontariamente, con dei turni di rotazione, nella fase acuta del virus di chiudersi nel nostro Centro Insieme ai pazienti, vivendo con loro e condividendo ogni momento, per assicurare la necessaria assistenza e blindare la struttura dal proliferare dei contagi.
Il covid si combatte con la volontà e la competenza di tutti.
Come dimostra anche il caso e l’esempio del nostro terapista Michele Perrone, che non ti è mai dato per vinto. La battaglia non è ancora finita – ammonisce lo staff Osmairm – ognuno deve seguire le regole e fare la sua parte».
Michele Perrone non si risparmia e spera di tornare presto a lavorare in presenza, aiutato dal tuo splendido cane guida, Porthos, che ora gli è dolcemente accucciato accanto sul tappeto di casa aspettando di poterlo di nuovo accompagnare.
Michele Pacciana
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