Il generale Anders si era distinto nel 1943 in terra ionica
Anna Maria Anders, ambasciatrice della repubblica di Polonia in Italia, ha ricevuto ieri a Palagiano in una cerimonia solenne la cittadinanza onoraria concessa al generale Wladyslaw Anders e ai combattenti polacchi del secondo Corpo di armata che lo stesso generale comandava.
L’omonimia nel cognome non è casuale. L’ambasciatrice Anders è figlia del generale stesso ed è arrivata a Palagiano 80 anni dopo suo padre, nell’anniversario della guerra di liberazione italiana. Un momento suggestivo e intenso suggellato dalla sacralità di un consiglio comunale celebrato nell’aula magna della scuola Flacco/Sforza che ha deliberato all’unanimità la concessione della cittadinanza onoraria.
«Mi sono emozionata fin dal mio arrivo qui a Palagiano – ha detto l’ambasciatrice Anders -. Mio padre era una persona eccezionale, ma non mi aspettavo che dopo 80 anni la Puglia si ricordasse di lui e lo facesse in una maniera così solenne e speciale. È davvero commovente». L’evento si inserisce in un programma più ampio organizzato dall’Esercito attraverso il Comando «Puglia» e dal Comune di Palagiano. Per l’occasione è stata allestita una mostra dedicata proprio alla guerra di liberazione. In esposizione si possono ammirare uniformi dell’epoca, fotografie e pannelli didattici e ripercorrere l’intero periodo che ha contraddistinto la guerra di liberazione dal 1943 al 1945. Palagiano, comune della provincia nord occidentale di Taranto, in quel periodo ha ospitato un’unità polacca ed in particolare l’ospedale da campo numero 3, gemello dell’ospedale che fu allestito a Casamassima. L’ospedale non era solo dedicato ai soldati polacchi, ma anche ai militari di altre nazionalità e alla popolazione civile che ne avesse avuto bisogno. L’Esercito, per sottolineare l’importanza dell’iniziativa, ha anche dato vita ad un convegno. Tra i relatori il professor Nicola Neri, docente di Storia contemporanea presso l’Università di Bari, Gianluca Vernole autore del libro «La Puglia dei polacchi» e Woytek Pankiewicz, figlio di un ufficiale polacco del secondo Corpo d’armata di stanza a Palagiano. Le conclusioni sono state affidate al colonnello Arcangelo Moro, comandante territoriale dell’Esercito in Puglia che ha voluto sottolineare i sentimenti di amicizia che, da sempre, legano il popolo italiano e il popolo polacco, nonché gli atti eroici compiuti sia dai militari polacchi come pure dal Raggruppamento motorizzato e dai Gruppi di combattimento. «Il legame che ci lega al popolo polacco è fortissimo – ha detto il colonnello Moro – e qui, a 80 anni dalla guerra di liberazione vogliamo ricordare il sacrificio di oltre 4mila soldati polacchi che hanno dato la vita per la nostra libertà e l’indipendenza del nostro Paese».
«Questa è una storia che parla proprio di libertà», gli ha fatto eco il sindaco di Palagiano, Domiziano Lasigna. «Per il nostro Comune è un momento storico perché parla anche della nostra storia. È un’amicizia nata 80 anni fa che oggi si consolida con l’incontro della figlia del generale Andersen. Abbiamo per questo voluto suggellare questo momento con un atto istituzionale come il conferimento della cittadinanza onoraria. Da oggi Palagiano è “casa” per i nostri amici polacchi in occasione dell’anniversario della liberazione».
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