Ieri sera, i militari della Compagnia Carabinieri di Taranto, grazie ad una operazione di servizio, portata a termine con personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Puglia e con l’ausilio di un’unità cinofila del Nucleo di Modugno, hanno arrestato, in flagranza di reato, un 54enne ed un 33enne, residenti nel quartiere Paolo VI, presunti responsabili di “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”.
Secondo quanto ricostruito con diversi servizi di osservazione, ad attendere i “clienti” in strada ci sarebbe stato un “palo”, che, in possesso di un telecomando, avrebbe potuto, come poi di fatto realmente accaduto all’arrivo dei militari dell’Arma ieri sera, avvertire con un segnale acustico gli “addetti alla vendita”, presenti al primo piano dello stabile.
Gli assuntori in attesa sarebbero poi stati invitati, uno alla volta, ad accedere all’interno di un locale, grazie all’apertura di una saracinesca, azionata dal primo piano, sempre tramite un comando a distanza e solo dopo aver ricevuto un feedback positivo dall’uomo in strada, che si sarebbe occupato, anche, di verificare se i clienti fossero in possesso del denaro in contanti per gli acquisti.
Da quanto verificato, una volta entrati, gli assuntori sarebbero stati costretti ad aspettare l’apertura di una ulteriore porta automatica, per poi giungere, infine, al cospetto dei presunti spacciatori, che, a loro volta, ricevuta la somma richiesta, avrebbero proceduto alla consegna dello stupefacente attraverso una possente grata in ferro. Gli indagati, poi, avrebbero posto, sul tetto, due cani di grossa taglia, allo scopo di impedire alle forze dell’ordine di poter penetrare dall’alto e fare irruzione.
All’interno, i militari dell’Arma, grazie ad una accurata perquisizione, hanno rinvenuto circa 300 grammi di hascisc, di cui parte era già stata suddivisa in dosi, nonché materiale per pesare la droga e confezionarla.
Gli arrestati, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, fatta salva la loro presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva, dopo le formalità di rito, sono stati condotti in carcere, in attesa di giudizio di convalida.
I due animali sono stati rifocillati con cibo e acqua, per poi essere affidati alle cure del personale del servizio veterinario dell’A.S.L.
PIÙ COMMENTATI