Con riferimento alle ultime notizie relative al trasferimento dell’Unità Operativa Complessa di NPIA (Neuropsichiatria infantile) da Ginosa a Mottola a far data dal primo febbraio corrente, le segnalazioni giunte dalla cittadinanza destano problemi significativi che richiedono attenzione immediata.
Si tratta di un servizio molto importante rispetto ai nuovi fabbisogni dei problemi del neurosviluppo in età infantile, soprattutto per la crescita dei casi di autismo che si registrano nel nostro territorio. Pertanto, conservare le prestazioni sanitarie di logopedia e di psicomotricità è indispensabile per rispondere e far fronte all’enorme crescita di numeri di diagnosi in neuropsichiatria infantile da una parte e dall’altra, per contenere lo sconforto di tante famiglie che purtroppo subiscono per i loro bambini già non pochi disagi a cui non si possono aggiungere le distanze fisiche dei luoghi sanitari da raggiungere per curare i propri figli.
Queste famiglie meritano ed hanno il diritto di avere maggiore attenzione e le loro problematiche vanno prese in considerazione e risolte; non è possibile lasciarle sole in questa battaglia!
Viviamo una situazione di emergenza in cui, invece di rafforzare e creare servizi sanitari ottimali per la presa in carico di bambini affetti da disturbi del neurosviluppo o dello spettro autistico, subiamo la soppressione di quelli esistenti!
Non è pensabile risolvere il problema garantendo nel presidio di Ginosa la sola prestazione sanitaria di logoterapia per soli due giorni a settimana a partire dal primo febbraio, sarebbe un palliativo inaccettabile tenuto conto che il presidio di Mottola vanta già la presenza del Centro Autismo Territoriale che esegue diagnosi di bambini con sospetto disturbo dello spettro autistico dell’intera provincia.
Quindi, l’obiettivo deve essere quello di potenziare i presidi già attivi della nostra provincia con nuovo personale medico-sanitario specializzato.
Inoltre, viene segnalata anche una grave carenza di personale medico ed amministrativo anche nella sede di Marina di Ginosa e ciò potrebbe determinare la chiusura del presidio. Eppure, parliamo di una struttura che eroga prestazioni sanitarie e sociosanitarie di fondamentale necessità per l’intera comunità.
Siamo convinti che sia cruciale promuovere un’unità politica per affrontare questa sfida sanitaria; tutti i nostri rappresentanti devono collaborare, superando le differenze partitiche al fine di garantire un sistema sanitario robusto ed efficiente che possa soddisfare le esigenze della nostra comunità.
Per questo abbiamo richiesto, nella giornata di ieri, la convocazione urgente del Consiglio Comunale in seduta aperta consentendo la partecipazione alle associazioni sociali ed ai cittadini interessati al tema da discutere, presentando contestualmente una mozione con la quale impegnare il Sindaco:
- nella Sua qualità di Ufficiale di Governo e di massima autorità sanitaria locale, di chiedere al Direttore Generale dell’ASL di Taranto di confermare il pieno funzionamento dell’Unità Operativa Complessa di NPIA (Neuropsichiatria infantile) di Ginosa;
- di costituire una Commissione Consiliare presieduta dallo stesso Sindaco e costituita dai Capigruppo consiliari unitamente ad un rappresentante per ognuna delle associazioni sociali del territorio interessate al tema, al fine di supportare tutte le iniziative che l’Amministrazione Comunale vorrà intraprendere per impedire la sottrazione di importanti presidi sanitari dal territorio;
- di inviare la proposta deliberativa approvata al Presidente della Regione Puglia, all’Assessore regionale alla Sanità, al Direttore Generale dell’ASL di Taranto, ai Parlamentari e Consiglieri Regionali della provincia di Taranto.
Confidiamo di lavorare insieme per migliorare la situazione; la salute pubblica deve essere una priorità condivisa.
I consiglieri comunali
Avv. Patrizia Ratti, Avv. Ines Galeotti, Prof.ssa Marilisa Mongelli
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