“Il territorio di Manduria subisce da anni gli impatti cumulativi dovuti alla presenza di numerosi impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti, per questo prima dell’esame in consiglio del Piano rifiuti, alla luce della PEC ricevuta dal Comune di Manduria ho chiesto ed ottenuto chiarimenti sulla programmazione impiantistica nel territorio. Per la discarica Manduriambiente, il Direttore dell’AGER, alla presenza del Direttore del Dipartimento Ambiente e dell’Assessore Maraschio, ha chiarito che per tale impianto non sia previsto alcun ampliamento e sarà, quindi, dismesso una volta esaurita la capacità volumetrica disponibile, condizione alla quale è legata la scadenza della concessione per la quale non si prevede la proroga. Le volumetrie si esauriranno nel 2022, dopodiché vigileremo perché si proceda unicamente alla chiusura definitiva dell’impianto, scongiurando qualsiasi ipotesi di ampliamento. Rispetto all’impianto di TMB di Manduriambiente lo stesso sarà dotato di linea ReMat. Il mantenimento in esercizio dello stesso è previsto fino alla scadenza della concessione, ovvero fino al 2037, seguendo quindi un percorso diverso rispetto alla discarica”. Lo dichiara il consigliere del M5S Marco Galante, annunciando incontri sul territorio anche con la partecipazione dell’AGER e la convocazione della stessa Agenzia in audizione in Commissione ambiente per avere ulteriori conferme e dare risposte ai cittadini.
“Il Piano – continua Galante – in particolare precisa che il TMB Manduriambiente, avente una potenzialità di trattamento autorizzata pari a 87.000 t/a, sarà reso più efficiente attraverso l’introduzione della linea RE.MAT. Tale linea di trattamento, collocata a monte del processo di biostabilizzazione, è in grado di separare carta/cartone e plastiche recuperabili come materia dal rifiuto indifferenziato in ingresso, al duplice fine di ridurre la produzione di sopravaglio da avviare alla produzione di CSS, recuperando ulteriore materia e riducendo ulteriormente il quantitativo da avviare a recupero energetico, nel rispetto della gerarchia dei rifiuti, e di perseguire l’obiettivo al 2030 di non collocamento in discarica di tutti i rifiuti idonei al riciclaggio o al recupero di altro tipo. Anche così si dà attuazione ai principi dell’economia circolare, introdotti nel Piano, che tra gli obiettivi da conseguire individua la riduzione degli scarti da conferire in discarica. Infine, per l’impianto di compostaggio EDEN ’94, che monitoriamo ormai da diverso tempo e rispetto al quale abbiamo sempre chiesto una riduzione della potenzialità di trattamento proprio in ragione dell’incidenza di numerosi impianti sul territorio e delle criticità gestionali che hanno interessato l’impianto, è bene precisare che, come riportato nel Piano, con istanza di modifica non sostanziale il gestore ha ridotto a 43.500 t/a la capacità di trattamento originariamente autorizzata (60.000 t/a), attualmente l’impianto esercisce ad una capacità ridotta (36.000 t/a) poiché sono in corso lavori di adeguamento al titolo autorizzativo. È prevista, invece, l’eliminazione della linea di trattamento FORSU dall’impianto di TMB Manduriambiente. La discarica Li Cicci viene individuata dal Piano tra quelle per le quali è necessario provvedere alla chiusura definitiva privilegiando, ove sia necessario procedere al colmamento di volumetrie residue, l’utilizzo della frazione organica stabilizzata (FO.S), in uscita dagli impianti TMB, con un IRD uguale o inferiore a 400 mg O2/kg VS/h. Questo quadro ci dà bene l’idea della quantità di impianti che insistono nel solo territorio di Manduria, non è possibile ipotizzare nessun nuovo intervento se non la riqualificazione ambientale del territorio a tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente. Per questo non smetteremo di monitorare ogni sviluppo.”
PIÙ COMMENTATI