“Non rappresentano più l’occasione del passato, non sono più sicuramente un incentivo alle vendite”. Chiara Rocco, in rappresentanza di Casaimpresa/Confesercenti, e titolare di diversi negozi nel versante occidentale della provincia di Taranto, commenta l’imminente partenza della stagione dei saldi in Puglia, al via dopodomani, 5 gennaio.
“Ad influire sulla portata dei saldi senza dubbio il commercio online: su internet infatti è possibile acquistare con prezzi più competitivi in qualunque momento dell’anno, dunque senza dover attendere la partenza dei saldi, che comunque a nostro parere andrebbe procrastinata. Ovviamente chi vende online non deve sopportare i costi tipici di una attività commerciale fisicamente esistente, quindi luce, stipendi di eventuali dipendenti, ma solo il pagamento dei fornitori. Chiaro che si tratta di una guerra impari, combattiamo con le armi spuntate”.
“Se le operazioni volte a informare i clienti e ad invogliarli a spendere nei negozi di vicinato, anche per una sorta di fidelizzazione tra il commerciante ed il cliente, hanno avuto un effetto positivo sulle vendite prenatalizie, che si sono attestate allo stesso livello dello scorso anno, non ci aspettiamo che effetti simili si possano avere con riferimento ai saldi che vengono vanificati e svuotati di significato, oltreché come detto dall’e-commerce che sfugge del tutto al controllo, anche da una serie di promozioni e sconti (es. Black Friday), che sono del tutto svincolati dalla tempistica”.“A due giorni dall’inizio della stagione che terminerà il 28 febbraio, dunque, non posso dirmi ottimista – conclude Chiara Rocco– e non mi aspetto affatto che i saldi possano fare la differenza”.
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