I docenti che non vogliono vaccinarsi non avranno il tampone gratis per ottenere il green pass. Lo assicura il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che, in una doppia intervista a Messaggero e Mattino, afferma: “Chiariamolo subito, non ci saranno tamponi gratis ai No vax, andremo incontro solo a chi non può vaccinarsi per motivi di salute”. E aggiunge: “Tuteliamo i fragili, questo sì. Ma chi può vaccinarsi deve farlo: il vaccino e’ l’arma che abbiamo per uscire da questa pandemia e il green pass è uno strumento importantissimo di tutela della salute di tutti. Su questo non facciamo passi indietro”. Il ministro non ha dubbi sul fatto che l’era della ‘Dad’ sia terminata: “A settembre si torna in presenza. Il governo sta lavorando da mesi a questo obiettivo. Nel decreto approvato dall’ultimo Consiglio dei ministri lo abbiamo messo nero su bianco, abbiamo stanziato oltre due miliardi per sostenere le scuole in questo percorso”. Quindi un appello a quel 10-15 per cento di docenti che non si sono ancora vaccinati: “Vacciniamoci tutti, è un gesto di solidarietà e responsabilità su cui oggi si misura l’unita’ del Paese”. Il ministero dell’Istruzione precisa che, nel Protocollo d’intesa siglato con le Organizzazioni sindacali “non è previsto, né si è mai pensato di prevedere, un meccanismo di gratuità del tampone ai cosiddetti no vax”. “Il Protocollo prevede, invece, una corsia preferenziale per il personale che deve ancora vaccinarsi, dunque una intensificazione della campagna vaccinale – spiega una nota – il Protocollo, poi, ricalcando quanto disposto già oggi dalle norme vigenti, consente alle scuole, sulla base di un preventivo raccordo istituzionale con il Commissario straordinario per l’emergenza sanitaria, di ‘effettuare tamponi diagnostici al personale mediante accordi con le Aziende Sanitarie Locali o con strutture diagnostiche convenzionate'”. “L’obiettivo è duplice – prosegue il ministero dell’Istruzione – continuare a contrastare la pandemia, soprattutto attraverso la vaccinazione, e dare supporto ai più fragili, ovvero a chi non può vaccinarsi per particolari motivazioni che saranno ulteriormente indicate negli accordi con le Aziende Sanitarie Locali, in raccordo con il Ministero della Salute. Il Ministero lavorerà, a valle del Protocollo, per fornire tutte le necessarie specifiche alle scuole.
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