Ginosa – Una signora cinquantenne con un coltello da cucina, nella tarda serata di ieri, si procura un profondo taglio al mignolo sinistro con copiosa perdita di sangue e il rischio, se non prontamente soccorsa, di perdere il dito. Accompagnata alla guardia medica di Ginosa, viene dirottata verso il pronto soccorso di Castellaneta poiché i sanitari del presidio ginosino, constatano la necessità di chiudere la ferita con almeno 4 punti di sutura.
Giunta al San Pio però le dicono di aspettare. Il sangue scorre ma il pronto soccorso è bloccato per la presenza di un caso Covid e quindi la donna attende lungamente in sala d’attesa. Dopo le operazioni di sanificazione degli ambienti, il dito le viene ricucito – “a crudo e con dolori atroci” – precisa la donna che racconta l’odissea vissuta alla nostra redazione. 4 sono effettivamente i punti di sutura riportati,
Il Calvario si conclude all’una di notte quando la donna torna a casa a Ginosa.
Un aspetto che evidenzia come il Covid stia sottraendo risorse per la gestione delle emergenze ordinarie e di come i presidi sanitari del territorio, a seguito dei tagli alla sanità, non sempre riescono a rispondere alle esigenze più elementari. Buona guarigione alla signora.
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