GINOSA – Come si vive il covid dall’interno? Come si sentono e soprattutto come vivono, le persone che ne sono colpite? Una signora che chiede di rimanere anonima, ci racconta la sua esperienza quotidiana.
«SONO UNA MAMMA POSITIVA AL VIRUS… Sono DENTRO la battaglia. Scrivo per riuscire a cogliere da VOI FUORI il sostegno e conforto umano necessari per questo nostro pauroso viaggio. Ieri ho ricevuto l’esito del tampone di mio figlio, positivo asintomatico, di mio marito positivo sintomatico, di mia mamma e mio papà positivi anche loro.
La classe di mio figlio, negli atteggiamenti di qualcuno, di queste care mamme, attente …ha mortificato profondamente il nostro senso civico, la nostra lealtà, il nostro bisogno di comprensione in un momento che non ci siamo certo cercato per leggerezza.
Nessuno di noi è andato ad una festa, né ha preso sotto gamba le precauzioni che da mesi fanno parte del nostro vivere quotidiano. E’ sembrato fosse stato un nostro errore ammalarci, si è cominciato a chiedere chi fosse il bambino, per colpire la famiglia, a parlare di errori che NOI ADULTII avremmo fatto.
Di certo non siamo perfetti, ma avere la colpa di esserci ammalati mi sembra un po’ troppo. Il virus non ce lo siamo fatto in casa, ma È VENUTO in casa.
Mio figlio non sa di essere positivo, glielo diremo appena guariti….e guariremo. Però ogni giorno mi chiede se muoio….? Ed io gli rispondo che è un po’ difficile che il virus l’abbia vinta con me. Ma ieri è stata la giornata più brutta della mia vita, e NON per il caso clinico, ma per la mancanza di solidarietà fortemente sentita, per l’assenza di quel conforto che credo sia in questo momento, l’unica cosa che possa DAVVERO RAFFORZARE un sistema immunitario compromesso.
Ho sentito forte il desiderio di condividere con VOI, FUORI, questi pensieri che mi stanno togliendo forza.
Ora… sicura e speranzosa di avere dall’altro lato delle persone sensibili e intelligenti, ne ho un po’ più, di quella forza.
Buona giornata a tutti, TESORI, CHE SIETE FUORI».
Non possiamo che opporre il nostro commosso e partecipe silenzio a questa toccante testimonianza. Siamo pronti ad accogliere tutte quelle che verranno, da quel mondo di dentro, di chi combatte un male oscuro, che certo non ha voluto.
Alla signora, a questa donna forte, che ha avuto il coraggio di piangere e di gridare, con la fiducia di rivolgersi a noi, Diciamo che da oggi in poi vorremmo, se se la sente, un suo Diario Quotidiano. Da DENTRO.
Sperando che questo possa aiutare, lei, noi e gli altri ad essere, TUTTI FUORI!
La redazione
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