Un decreto di sequestro preventivo e un decreto di perquisizione sono stati emessi dal Tribunale di Lecce su richiesta della DDA del capoluogo salentino, nei confronti di un’azienda della provincia di Taranto operante nel campo della gestione dei rifiuti e di otto persone. Si tratta di operai e vertici della stessa azienda, tutti indagati per i reati di associazione per delinquere aggravata dal traffico illecito dei rifiuti e dal danneggiamento e getto pericoloso di cose.
Il sequestro ha riguardato un capannone di proprietà dell’azienda adibito ad autorimessa, somme di denaro, camion adibiti ad autospurgo, un furgone aziendale e due autovetture utilizzate per commettere i reati in questione.
Secondo quanto accertato dagli inquirenti, gli indagati avrebbero prelevato liquami dalle case non servite dalla rete fognaria pubblica e li avrebbero sversati illecitamente nei tombini stradali, ottenendo un notevole profitto economico e causando potenziali danni all’ambiente.
Gli sversamenti illeciti di liquami, prelevati da civili abitazioni, avrebbero causato, in plurime occasioni, gravi danni alla rete fognaria pubblica per i quali si sono resi necessari interventi straordinari di manutenzione e ripristino della funzionalità con danno economico rilevante per il gestore della rete.
L’indagine, partita da un esposto anonimo a marzo del 2021, è stata effettuata con giornalieri servizi di osservazione e pedinamento e ha portato a ipotizzare l’individuazione di un sodalizio criminale dedito allo smaltimento illecito di reflui fognari nella rete pubblica.
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