Beni per 5 milioni di euro intestati anche a congiunti e prestanome. La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito a Taranto e provincia un decreto di Confisca di beni emesso dal Tribunale di Lecce
Si tratta di un patrimonio dal valore di oltre 5 milioni di euro riconducibile ad un imprenditore operante nel settore della commercializzazione di mitili, Giuseppe Catapano, ritenuto socialmente pericoloso sulla base delle risultanze emerse dalla indagini condotte dalla Dia e coordinate dalla Dda di Lecce e a seguito di vicende giudiziarie a suo Carico con la condanna per associazione di tipo mafioso, estorsione e violazione della disciplina sulla detenzione delle armi.
Sarebbe riuscito ad accrescere il proprio patrimonio personale ed imprenditoriale, ricorrendo anche all’intestazione di beni a congiunti e prestanome. L’uomo era già stato condannato in precedenza in via definitiva per associazione di tipo mafioso, estorsione e violazione della disciplina sulla detenzione delle armi. Sulla base delle indagini della Dia, coordinate dalla Dda di Lecce. La confisca riguarda in particolare due ville, un immobile ad uso abitativo, otto magazzini e un terreno, tra Taranto, Castellaneta Marina e Martina Franca. Sono state anche confiscate il 50% di quote societarie, cinque compendi aziendali nel settore dei mitili e frutti di mare, cinque auto, tre motocicli e cinque rapporti finanziari.
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