
La crisi e il clima di incertezza e precarietà occupazionale dell’ex Ilva di Taranto si ripercuote sull’indotto e investe pesantemente i lavoratori del porto del capoluogo ionico.
È in programma per dopodomani, giovedì 14 dicembre il sit-in sotto la Prefettura organizzato da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per riaccendere i riflettori sul caso dei lavoratori della ex Tct. In una lettera dei giorni scorsi indirizzata proprio al prefetto, gli stessi sindacati avevano ricordato la difficilissima situazione dei lavoratori portuali risultati in esubero in seguito alla liquidazione, nel 2016, della Taranto Container Terminal, concessionaria del Molo Polisettoriale del Porto di Taranto.
“Purtroppo ad oggi, e nonostante l’impegno assunto dai parlamentari di terra ionica nel corso di un incontro tenutosi in AdSP dello Ionio nel mese di ottobre alla presenza del presidente Prete, nessuno strumento o previsione normativa è stata messa in campo dal Governo al fine di tutelare ulteriormente queste 340 famiglie che a partire dal 31 Dicembre 2023 in assenza di interventi reali rimarranno prive di ogni forma di reddito”, rilevano le tre sigle sindacali.
Ad intervenire sul caso è stato anche Cosimo Borraccino, Consigliere del Presidente della Regione Puglia per l’attuazione del Piano Taranto. “Due settimane fa, il Circolo PD Talsano organizzó, opportunamente, un dibattito per discutere, coi sindacati e con il parlamentare del Pd, Ubaldo Pagano, del rischio che stavano correndo i 330 lavoratori del porto ex TCT. Parlammo per oltre 2 ore, avanti ad una loro nutrita delegazione, informando che il Governo, al momento, non aveva intenzione di prorogare il loro trattamento economico (IMA) oltre la naturale scadenza del prossimo 31 dicembre. Purtroppo adesso, le notizie che giungono, per ora, da Roma, per la proroga dell’Agenzia Portuale non sono per niente.
“È stato infatti, inopinatamente, bocciato – ancora parole di Borraccino – l’emendamento alla legge di Bilancio per allungare di 24mesi il trattamento di mobilità speciale (IMA) per i 330 ex lavoratori TCT del Porto di Taranto. Siamo invece convinti che sia un dovere politico, per le condizioni socio economico del territorio, continuare a garantire, da parte del Governo, la mobilità, per altri due anni, ai 330 dipendenti che vedono adesso concretamente la possibilità della mancanza del sostegno per poter andare avanti.
Proprio per questo, giovedì 14 dicembre, saremo, insieme ad altri dirigenti del Partito Democratico, sotto la Prefettura per manifestare coi lavoratori. Questo Governo di Destra si mostra, anche su questa vicenda, per quello che è: debole coi forti e forte coi deboli e come su ex Ilva, sta abbandonando Taranto”.
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