Il gruppo che fa capo a Gianni Liviano, in Consiglio comunale a Taranto chiarisce in una propria nota Stampa i dissensi con il sindaco Rinaldo Melucci.
«Sarebbe troppo facile dire ora: “Noi lo avevamo detto”.
Noi di DemoS abbiamo provato sin da subito, tramite il nostro Consigliere comunale
Gianni Liviano a far comprendere agli amici del Partito Democratico che omologare ogni
scelta del Sindaco, in cambio di aspettative di ruoli, era un grande errore. Abbiamo
provato a spiegare che la mediazione in politica è valore sempre e che invece la
sottomissione non avrebbe portato a nulla. Ed è strano che mentre nel parlamento, il
PD e DemoS collaborano in maniera fattiva, tant’è che l’on Paolo Ciani (segretario
nazionale di DemoS) è il vice-capogruppo dei deputati PD alla Camera, a Taranto,
invece, non c’è nessuna forma di dialogo tra i due partiti.
E certo alcuna colpa è attribuibile a DemoS.
Nel breve periodo in cui è stato capogruppo del PD, Gianni Liviano, pur essendo stato
eletto come indipendente, ha cercato di salvaguardare la dignità del gruppo consiliare
nel rispetto verso la dignità dei tanti militanti del partito.
Per questo Liviano si è relazionato con il sindaco non con il capo chino e il cappello in
mano, ma cercando sempre il confronto fino a portare il Sindaco anche a modificare
decisioni già prese, come per esempio nel caso dell’allargamento della città al
cosiddetto comparto 32.
Mentre pero’ Liviano faceva politica d’altra parte la segreteria provinciale del Partito
Democatico e alcuni consiglieri comunali optavano per una relazione di sudditanza che
li portava addirittura in talune circostanze a scrivere e a parlare sotto dettatura da
palazzo di città.
Una politica cieca che ha portato Melucci a sentirsi autorizzato a fare e disfare fino
addirittura a creare una nuova maggioranza rendendo protagonisti coloro che meno di
due anni fa lo avevano malamente sfiduciato. Revoche ed attribuzioni di incarichi in
lassi di tempo brevissimi che certo non hanno giovato alla comunità cittadina, se è vero
che un incarico istituzionale richiede competenza, che se non hai, si costruisce sul
campo con tempo, passione, dedizione e confronto.
Ora appare evidente che questo Sindaco non sia all’altezza dell’importante compito di
gestire i tantissimi fondi che sono arrivati e ancor piu’ arriveranno nei prossimi mesi
nella nostra città.
Noi crediamo ora che ci siano due alternative possibili: la prima è mandare Melucci a
casa entro febbraio, in maniera da poter votare a maggio 2024.
La seconda, ove non si ritenesse opportuno mandarlo a casa, è costruire, in consiglio
comunale una maggioranza di fatto, una rete di persone sagge che, innamorate della
città, possano fare squadra e confrontarsi sulle scelte oggettivamente migliori, per il
bene di Taranto e dei suoi cittadini, a prescindere dal pensiero e dagli umori del sindaco
e del suo gruppo di seguaci.
DEMOS Taranto
Il Presidente cittadino Il Segretario cittadino
Stefano Angelici Alessandra Lorusso
DEMOCRAZIA SOLIDALE-DEMOS
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74121 – Taranto
SEDE DEMOS: Via Panfilo Castaldi, n. 9
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