“L’impegno preso sin dal 2016 da parte nostra sulla tematica non è cambiato e tutti, compresi i cittadini, devono essere parte attiva nel controllo di questo impianto. Ed è ciò che abbiamo chiesto in occasione del tavolo tecnico per arrivare al protocollo d’intesa per gli interventi di monitoraggio costante da condurre presso l’impianto e l’organizzazione dei flussi dei rifiuti autorizzati in ingresso all’installazione’’.
Così il Sindaco di Ginosa Vito Parisi.
“Finalmente, in applicazione a quanto stabilito dall’aggiornamento del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani – prosegue Parisi – lunedì è stato avviato il tavolo a cui hanno preso parte Ager, AQP, Aseco, Dipartimento Ambiente, Paesaggio e Qualità Urbana e Sezione Ciclo Rifiuti e Bonifiche della Regione Puglia.
Il tavolo e il successivo protocollo definiranno le modalità di controllo delle attività dell’impianto. Insieme al Consigliere Regionale Marco Galante, che durante la discussione del piano regionale per la gestione dei rifiuti è riuscito a ottenere l’avvio del Tavolo, ho ribadito specifiche richieste: limitare l’ingresso ai fanghi provenienti da impianti di depurazione efficienti dalla provincia ionica, garantire che non venga superato il tetto massimo di 80.000 t/a, valutare l’introduzione di una tariffa agevolata per il conferimento della frazione organica prodotta dal Comune di Ginosa. Inoltre, l’impianto entrerà gradualmente in esercizio e questo ci consentirà di monitorare l’andamento delle emissioni.
A tal proposito, abbiamo espresso la precisa volontà di prevedere oltre a specifici sistemi di campionamento, il coinvolgimento degli stessi cittadini che, in caso di emissioni maleodoranti, potranno inviare segnalazioni così da attivare interventi di controllo.
La definizione del sistema di rilevamento e segnalazione più efficace sarà discussa nel prossimo tavolo tecnico. Il Tavolo costituirà uno strumento per garantire una gestione aperta e trasparente dell’impianto. Per questo è stato proposto di renderlo permanente.
Durante la conferenza dei servizi di ieri, tutti hanno espresso la volontà di controllare sistematicamente l’evoluzione dell’attività dell’impianto e i risultati degli interventi di monitoraggio delle emissioni. Di fatto queste richieste, insieme alle previsioni dell’accordo che sarà sottoscritto dal tavolo tecnico, costituiranno un aggiornamento delle prescrizioni ambientali dell’autorizzazione nell’ambito del procedimento in atto di riesame per adeguamento alle BAT. Tra l’altro, è stato previsto che anche ARPA entrerà a far parte del Tavolo tecnico proprio per le sue funzioni e competenze in materia di monitoraggio e controllo.
Ricordo che sono attualmente in corso i lavori di adeguamento impiantistico previsti dall’AIA del 2016 grazie ai quali tutte le operazioni del ciclo produttivo avverranno al coperto in ambienti confinati.
Il procedimento attualmente in corso, invece, consiste in un riesame dell’AIA (già rilasciata) ai fini dell’adeguamento alle BAT di settore, ovvero alle migliori tecniche disponibili per ottenere un elevato livello di protezione dell’ambiente. Ci siamo battuti in tutte le sedi sui quantitativi trattabili e riteniamo che andare ancora a scontro giuridico non possa portare benefici al territorio.
Per il momento, valutiamo positivamente l’apertura di Aseco e della Regione, che ha il ruolo di garante, al potenziamento del monitoraggio, perché attraverso esso viene in qualche modo riconosciuto un ruolo al territorio e a chi lo vive.
Ora vogliamo coinvolgere i cittadini. Per giovedì 20 ottobre è convocata la Commissione Studio comunale sul monitoraggio degli impianti di smaltimento rifiuti esistenti nel territorio comunale. Come già detto, in tale sede proporremo che venga pubblicato un avviso pubblico per coinvolgere nei lavori di questa Commissione rappresentanti di associazioni, organizzazioni ed altri enti interessati alla tematica>>.
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