“Siamo rimasti in silenzio per studiare documenti tenuti nascosti per un anno. Rispetto a quello che è stato narrato in conferenza stampa, ciò che emerge è che Ecologistic intende realizzare un termovalorizzatore da 50 megawatt.
Un termovalorizzatore, come bisogna chiamarlo, che sorgerebbe su una superficie persino più grande di quella ricoperta oggi dai capannoni ex Miroglio. Parliamo di circa 250.000 metri quadrati.
Circa 25 ettari occupati da un impianto totalmente nuovo. Sì, perchè tecnicamente questo non equivale a un ampliamento, ma a un insediamento ex novo a tutti gli effetti. Lo dimostrano le planimetrie allegate al progetto che il consigliere regionale Marco Galante ha avuto modo di visionare e in merito a cui ha informato me e il presidente del Consiglio comunale Giorgio Acquasanta’’.
Così il sindaco di Ginosa Vito Parisi.
<<La Ecologistic non può pensare di colmare il silenzio mantenuto finora, celando nell’ombra più assoluta progetti in grado di modificare la natura di un’intera area, convocando una conferenza stampa tardiva in cui sono state date informazioni parziali rispetto a quelle che si apprendono attraverso il reale progetto del termovalorizzatore.
Inoltre, i megawatt di cui hanno parlato i vertici di Ecologistic si riferiscono unicamente all’energia elettrica e non a quella termica, con cui invece si arriverebbe a ben 50 megawatt. Una quantità di calore enorme.
Ho già fatto richiesta di accesso agli atti alla Regione Puglia per avere copia della documentazione progettuale depositata dalla Ecologistic presso il Dipartimento Regionale Sviluppo Economico relativa alla proposta progettuale e per conoscere eventuali determinazioni assunte in merito alla stessa, con particolare riferimento a eventuali finanziamenti e alla compatibilità della stessa proposta con i programmi di sviluppo a livello regionale.
Oggi siamo in tempo per fermare questo impianto.
Incontreremo comitati, istituzioni, gruppi politici, sindacati, associazioni di categoria, imprenditori e chiunque abbia un terreno, anche un orto in contrada Girifalco, per spiegare loro come muterebbe inevitabilmente l’area e il territorio con la realizzazione di un termovalorizzatore che, di fatto, brucerebbe rifiuti.
Come sottolineato in campagna elettorale e attraverso l’apposita delibera di Consiglio Comunale, ci opporremo in tutte le sedi a quello che rischia di cambiare e segnare profondamente un territorio dalla vocazione agricola e turistica>>.
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