Si tratta di 1000 unità che compongono un rifugio semipermanente, capace di ospitare almeno 2000 sfollati
La Nato Support and Procurement Agency (Nspa) ha cominciato a spostare nel porto di Taranto i container immagazzinati nel centro operativo meridionale che ha sede nel capoluogo ionico, diretto dal generale Renato Lepore. Si tratta di 1000 unità che compongono un rifugio semipermanente, capace di ospitare almeno 2000 sfollati a causa del terremoto.
La notizia era stata annunciata due giorni fa dall’Allied Joint Force Command Naples, il comando militare Nato con sede a Napoli. Dalla prossima settimana dovrebbe partire la prima spedizione di aiuti della Nato dall’Italia verso le zone colpite dal sisma in Turchia.
Taranto è il primo step della missione, che passerà anche da altri porti. «È motivo di orgoglio per noi – ha commentato il sindaco Rinaldo Melucci – sapere che anche Taranto saprà offrire il suo contributo per aiutare le vittime di questa enorme tragedia. Per questo esprimiamo il plauso dell’amministrazione e della comunità verso l’impegno dell’agenzia della Nato, testimoniando anche la vicinanza a Yilport, il gruppo turco terminalista del molo polisettoriale dove si stanno stoccando i container. Taranto diventa così ponte di solidarietà per i popoli turco e siriano». A quanto si è appreso, sono previste al momento due spedizioni da 500 container ciascuna.
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