Tony Hadley saluta con un cartello: «Ste buen? Tutt’appost?»
Una mano a stringere il microfono, l’altra sul cuore, insieme simbolo di passione e affetto. Tony Hadley, in grande forma, lunedì sera al teatro Orfeo di Taranto ha emozionato, espresso questi ed altri sentimenti in un concerto di due ore circa sottolineato da cori, urla di approvazione e applausi. Nel bel mezzo della serata una rosa lanciata sul palco a ricambiare il grande affetto del pubblico.
Un “live” con l’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Piero Romano iniziato con “New York minute”, cover di un brano di Don Henley, e concluso con “Gold”, uno dei cavalli di battaglia dell’artista londinese per anni voce degli Spandau Ballet, gruppo musicale più rappresentativo del “new romantic” Anni Ottanta.
Fra le due canzoni, in testa e coda al concerto, tutte le hit più cantate e ballate di un’epoca inossidabile, con una dedica ad altre “appropriazioni debite” di un artista in grande forma. Un Hadley che mette in campo anche la sua brillantezza, mostrando in modo inatteso un cartello scritto in dialetto (“Ste buene? Tutt’appost?”) che ha portato con sé dal camerino insieme a tre bottigliette d’acqua liscia (“…il mio “Jack Daniel’s!”). Dunque, i brani “To cut a long story short”, “Higly strung”, “Alibi”, “Only when you leave”, “Soul boy”, “Communication”, “Round around”, “I’ll fly for you”, “Because of you”, “Lifeline”, “Tonight belongs to us”, “Through the barricades”, “Every time”, “Somebody to love”, “Mad about you”, “Bridge over trouble water”, “True” e “Gold”. Ad introdurre uno degli spettacoli più attesi della Stagione del Trentennale, lo stesso Maestro Romano, e Fabiano Marti, assessore a Cultura e Spettacolo del Comune di Taranto.
«Anche stavolta il concerto con Tony Hadley – ha dichiarato Romano a fine serata – è stata un’esperienza meravigliosa, un artista che sul palco trasmette energia positiva tanto che avremmo potuto proseguire per ore e ore in una carrellata di successi così forte e intensa. Era proprio quello che volevamo realizzare per celebrare il nostro Trentennale con un evento che ricordasse alcuni dei momenti più belli della storia dell’Orchestra della Magna Grecia».
«Ai tempi degli Spandau non avrei mai immaginato di cantare con un’orchestra – ha detto Hadley – cosa che poi ho fatto nel tempo girando non solo nel Regno Unito, ma l’Europa e il Sud America: trovo fantastico essere tornato qui, a Taranto, invitato a festeggiare i trent’anni dell’Orchestra della Magna Grecia».
«La mia prima volta in Puglia – ricorda ancora l’artista – ero ancora con gli Spandau Ballet, concerto a Bari: fan scatenati e una lunga attesa prima di cominciare il concerto; una regione fantastica, cucina meravigliosa, pubblico affettuoso, cambiato nel tempo: scatenato agli inizi, più attento e partecipe comunque sempre con la stessa passione».
Hadley ha eseguito brani ripresi dal periodo con gli Spandau Ballet, riservando spazio a classici e cover iconiche. Il concerto ha celebrato così una delle voci più autorevoli del pop, interpretando brani degli Spandau Ballet diventati autentici classici: l’epica “Through the Barricades”, numero uno internazionale, “True” e “Gold”, tanto per citare alcuni hit mondiali.
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