L’incontro in Confindustria tra Eni, G&A e i sindacati sulla vertenza relativa al trasporto del carburante segue di qualche giorno il confronto tenuto in Prefettura alla presenza dell’Usb come unica sigla sindacale presente in quella circostanza, e soprattutto dopo l’iniziativa di protesta che ha visto per sette giorni, circa 80 camion fermi davanti ad uno dei varchi della raffineria.
Franco Rizzo, coordinatore provinciale Usb Taranto: “Abbiamo aggiunto un altro, importante tassello a questo mosaico e soprattutto abbiamo cristallizzato il principio secondo cui il lavoro resta sul territorio, confermando storicamente quello che è stato su Taranto il servizio di trasporto del carburante. Tutto ciò a salvaguardia delle compensazioni che le grandi industrie devono continuare a dare, rispetto a tutti riflessi negativi che derivano dalla loro presenza sul territorio. Abbiamo vissuto questa fase come uno scippo, da qui la decisione di mettere in piedi una iniziativa energica; oggi ci viene restituito il maltolto. Attendiamo l’ufficialità dopo il confronto tecnico tra le società ed i consorzi per poter dire definitivamente che sono garantiti ai lavoratori locali pari dignità e diritti, ed in primis la possibilità di continuare ad operare”
“Siamo lieti inoltre del fatto che questa volta il tavolo sia stato aperto a tutti i sindacati e, grazie al lavoro condiviso con le altre organizzazioni, con ogni probabilità nella vertenza verrà tirata dentro anche Italiana Trasporti che in passato si è occupata del trasporto del bitume”.
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