Segreto per tutti il contenuto dell’accordo che va perfezionandosi tra lo Stato e Arcelor Mittal. Ad essere all’oscuro della trattativa non solo noi che rappresentiamo i lavoratori ma anche gli enti locali. Lo stesso sindaco ieri fa ha dichiarato di non conoscere alcun dettaglio e si è detto perciò preoccupato. Usb ha manifestato sin da subito la propria posizione in merito alla vertenza, dicendo da anni ormai che l’unica soluzione è da individuare in un intervento pubblico. Con la stessa chiarezza il nostro sindacato ha mostrato sin dall’inizio grandi riserve sul gruppo franco-indiano, smascheratosi poco dopo fino ad arrivare a mostrarsi per quello che è: un interlocutore inaffidabile e irrispettoso di lavoratori e comunità.
Attendiamo che venga convocato immediatamente un tavolo di confronto aperto anche agli enti locali, nel corso del quale si chiede al Governo di condividere la strategia adottata per venire a capo di una situazione che ha già tenuto troppo col fiato sospeso. Cosa ne sarà dei 10.500 lavoratori diretti? Quali sono gli strumenti previsti a sostegno dei circa 1.500 ex Ilva in AS?
Come funzionerà il sistema dell’appalto che viene da anni di sofferenza e incertezze? In che modo si pensa di tutelare le aziende locali che ruotano attorno alla grande industria?
Attendiamo inoltre risposte sui temi che riguardano da vicino i lavoratori: riconoscimento lavoro usurante e amianto, come anche il lavoro socialmente utile.
Nel caso in cui non dovessimo ricevere risposte precise, ci vedremo costretti a organizzare dure azioni sindacali.
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