Presunta truffa ai danni di un cliente da parte di un rivenditore di auto usate di Castellaneta.
Il fatto risale al 2016 quando il signor A.O., interessato all’acquisto di un’auto, pattuisce con il rivenditore la somma di 6.650,00€ per una Fiat Punto che segnava, all’atto della vendita, 70.000km sul proprio tachimetro. In breve tempo però, l’acquirente si insospettisce quando l’auto presenta dei vizi che lasciavano intendere una usura maggiore da quella dichiarata dal rivenditore.
Con l’assistenza dell’avvocato Giuseppe Clemente, individuato il precedente proprietario si viene a conoscenza che l’auto, già diversi anni prima, aveva registrato 190.000 km. Instaurato il giudizio, innanzi al tribunale di Taranto, viene appurata la frode, con ipotesi di falso in scrittura privata.
Viene accertato in sostanza che la concessionaria, ponendo in essere una condotta che lascia intendere una reiterazione, consegnava all’atto di acquisto soltanto un falso libretto di manutenzione con tagliandi effettuati a chilometraggi compatibili con i 70.000km dichiarati.
La stessa concessionaria, inoltre, in sua difesa produce in sede di giudizio il contratto, mai consegnato al cliente, attestante il chilometraggio effettivo, pari a 202.000 km, lasciando intendere in questo modo che l’acquirente sapesse, al momento dell’acquisto le reali condizioni dell’auto. (Di redazione)
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