Un cane o un gatto, è un propulsore e un recettore d’amore. A Natale ogni bambino vorrebbe un animale. Ma allevarlo è anche un impegno. La scelta va fatta razionalmente, a patto che il cane o il gatto, o entrambi diventino membri effettivi e imprescindibili del nucleo familiare. Ne abbiamo parlato con Marianna Difonzo, veterinaria e consigliere comunale a Ginosa con delega per randagismo e per la protezione degli animali. Impegnata con diverse associazioni zoofile del Territorio.
«Un cane a Natale: sì, purché sia per sempre.
Natale è il periodo prescelto per sorprendere chi si ama con un dono gradito, l’oggetto di un desiderio più volte espresso, nella speranza che prima o poi qualcuno lo esaudisca. I bambini sono quelli con le idee più chiare, in merito a ciò che vogliono. E ciò che vogliono, di solito, è “un cucciolo”. Il più delle volte, però, tale desiderio non è condiviso dai genitori, i quali si sentono in colpa per questo, ma resistono. Resistono, fino a quando arriva il Natale….
A quel punto, come si fa a deludere il figlioletto? Lui si aspetta proprio un cucciolo! È così che ha inizio la ricerca dell’animaletto per il figlioletto, che però deve essere molto piccolo, con garanzia che resti piccolo, e possibilmente deve avere il pelo corto, così non lo perda (credono).
Trascorre il Natale, il cucciolo cresce, magari oltre le aspettative e, mentre cresce, rompe, sporca, impregna di cattivo odore, emette suoni udibili oltre le pareti domestiche. Il figlioletto nel frattempo ha perso interesse per il giocattolo vivente e i genitori, che quell’interesse non l’hanno mai avuto, si mettono alla ricerca di una soluzione che riporti in casa la normalità. E’ così che puntualmente, arrivata la primavera, il cucciolo donato finisce, nella migliore delle ipotesi, in campagna dai nonni. Al centro e nord Italia ti liberi dell’incomodo, portandolo direttamente nel canile/gattile di zona e nessuno ti fa storie. Da noi, con le strutture in sovrannumero, c’è solo l’opzione della campagna, la campagna (non del tutto recintata) del nonno, dell’amico, dell’amico dell’amico, del pastore…
Cosa pensate che faranno i nuovi affidatari del cucciolo, quando ci sarà da curare e sterilizzare l’animale? Da veterinaria posso testimoniare che vi è tanta reticenza, da parte di molti proprietari di animali domestici, nel mettere in preventivo le spese del vaccino e della sterilizzazione. Per non parlare delle spese di quando l’animale si ammala o finisce incidentato (campagna non del tutto recintata) o delle spese per portarlo da un educatore, se il suo comportamento sfugge di mano. E’ così che l’animale finisce disconosciuto da membro della famiglia ed è così che i cani (e i gatti), comprati/adottati con leggerezza come regali di Natale, vanno ad alimentare il serbatoio del Randagismo.
Durante il periodo natalizio le associazioni animaliste di tutta Italia, di Ginosa e del territorio si attivano, realizzando campagne di sensibilizzazione per scoraggiare l’acquisto o l’adozione d’impulso di animali in occasione del Natale.
Personalmente condivido questa linea e non me la sento di invitare indiscriminatamente i miei concittadini a recarsi in canile per scegliere il cucciolo da regalare a Natale, piuttosto che acquistarlo in un allevamento. Al contrario invito tutti a riflettere sul fatto che un cane e un gatto sono PER SEMPRE e vivono in media 15 anni, durante i quali incideranno sulle spese della famiglia, oltre che sul nostro tempo libero.
Soltanto SE siamo consci di tutto questo, il periodo di Natale può essere un buon momento per accogliere un cucciolo in casa, quando le ferie ci permettono di dedicare il tempo necessario al suo inserimento in famiglia e a gestire le prime uscite, in cui il piccolo dovrà abituarsi a sporcare fuori casa sin da subito.
Detto questo, perché a Natale non adottare un cane adulto, o meglio un cane anziano, che ha fatto tanti anni di canile? Lo spirito del Natale è ciò che dovrebbe suggerire alle famiglie vere amanti degli animali, posto che, solo persone animate da passione autentica per i nostri amici a quattro zampe, dovrebbero possedere cani e gatti, cuccioli, adulti o anziani che siano.
Da neo consigliera del Comune di Ginosa intendo farmi promotrice di iniziative per incentivare l’adozione dal canile di cani adulti e anziani. Le associazioni animaliste locali avranno il compito di verificare che ci siano i presupposti per affidi sicuri e duraturi, affinché per i pelosi, vittime dell’abbandono, la nuova vita in famiglia sia tutta un Natale» .
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