“Tavolo della vertenza ex Miroglio concluso? Non per noi. Non con quello che Ecologistic sta prospettando: il progetto per la realizzazione di un termovalorizzatore. Appare evidente che l’iniziativa di natura industriale intrapresa nel 2015 si discosta da uno scenario che potrebbe avere pesanti ripercussioni sul territorio e chi lo vive’’.
Così il sindaco di Ginosa Vito Parisi dopo il tavolo sulla vertenza ex Miroglio svoltosi ieri 14 settembre a Roma presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Presente anche l’assessore comunale all’Ambiente Marco Ielli.
<<In tale sede – continua Parisi – abbiamo avuto modo di ribadire le posizioni e le preoccupazioni sulla vertenza ex Miroglio. Sinceramente non mi aspettavo altro, se non la volontà di chiudere in maniera quasi frettolosa questa vertenza.
Una vertenza che non veniva aggiornata da anni, che ha visto il reintegro di ex miroglini, ma anche ritardi nelle assunzioni, licenziamenti e situazioni che saranno al vaglio delle autorità competenti.
Gli accordi dell’allora vertenza ex Miroglio, in questo momento, sono in forte discussione.
Il progetto del termovalorizzatore, infatti, rischia di compromettere il passaggio di proprietà dello stabilimento, elemento di garanzia per lavoratori e, a questo punto, per l’intero territorio. A tal proposito, avrei preferito che il Ministro Urso fosse stato presente.
Finalmente è stato messo nero su bianco ciò che l’azienda intende realizzare, chiamando questo nuovo progetto così come andava chiamato sin dall’inizio: termovalorizzatore.
Oggi ci siamo occupati di una parte della vicenda, ma la situazione è molto più complessa e compromessa dalle nuove intenzioni. Quello che sta succedendo al nostro territorio, io lo considero un vero e proprio attacco. E noi utilizzeremo tutti i mezzi a nostra disposizione per contrastarlo.
Domenica 17 settembre, a partire dalle ore 20,00, saremo in Piazza Marconi per parlare pubblicamente di questo tema con i cittadini>>.
A breve giro di posta gli fa eco il consigliere regionale 5 Stelle Marco Galante:
“Speravamo di sbagliarci, ma il tavolo di ieri al Mimit, convocato su richiesta dalla Ecologistic, ha confermato quello che sosteniamo da tempo: l’azienda vuole realizzare un termovalorizzatore a Ginosa. Nella riunione la vertenza dei lavoratori Ex Miroglio è stata definita conclusa positivamente e ora Ecologistic vorrebbe riscattare la proprietà del capannone per il nuovo investimento. Un progetto che porterà vantaggi solo alla proprietà, ma danneggerà l’intero territorio. È solo grazie alla volontà dell’amministrazione guidata dal sindaco Parisi che nell’accordo con Ecologistic & Trade per il passaggio di proprietà del capannone sono stati previsti la riassunzione dei lavoratori ex Miroglio con il raddoppio delle unità lavorative e l’impossibilità di cambiare destinazione d’utilizzo dell’impianto. Il timore era che si arrivasse allo smaltimento dei rifiuti e purtroppo avevamo ragione”. Lo dichiara il capogruppo del M5S Marco Galante.
“Dopo quanto accaduto ieri – continua Galante – è necessaria una presa di posizione da parte di tutta la politica regionale. Chiederò di calendarizzare il prima possibile l’audizione che avevo richiesto in IV Commissione per avere chiarezza sul progetto dell’inceneritore (perchè così va chiamato realmente) e sapere anche dagli assessori Delli Noci e Lopane quale sia la loro posizione, dal momento che un’opera simile avrebbe impatti negativi anche per quello che riguarda la vocazione turistica dell’intera zona. Come M5S a tutti i livelli siamo stati i primi a denunciare quello che stava accadendo e a chiedere compattezza, al di là delle bandiere politiche, a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. Quei cittadini che ci chiedono di fare qualcosa. Insieme al sindaco Vito Parisi e all’amministrazione comunale stiamo lavorando per mettere in campo tutte le iniziative per dire no a questo ennesimo impianto su un territorio che sta già pagando un prezzo troppo alto, dato l’impatto cumulativo di tutti gli impianti. Chiediamo anche alla popolazione, alle associazioni, alle imprese di esserci vicini. Insieme per il bene del territorio”.
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