GINOSA (TA) – Una situazione che si protrae da fin troppi anni, quasi un ventennio, e che a un passo dalla risoluzione trova invece un nuovo intoppo. La vertenza Natuzzi, la storica azienda pugliese di divani fondata nel 1959, continua a preoccupare la FENEAL UIL del territorio ionico a seguito della comunicazione dell’azienda riguardante il mancato avanzamento dell’attuazione del Piano industriale 2022-2026.
“Un piano, questo, – afferma il delegato della FENEAL UIL Luigi Fiore – che avrebbe dovuto rilanciare l’azienda con riflessi positivi a livello occupazionale nel territorio ionico. Invece, la mancata proroga del contratto di espansione annunciata dalla Presidenza del Consiglio e il forte ritardo di Invitalia nelle tranche di finanziamento relative ai cospicui investimenti fatti dall’azienda, metterebbero a rischio lo stesso piano e le lavoratrici e i lavoratori.
Nel corso dell’incontro che si è svolto in Regione Puglia, anche con azienda e Parti Sociali, Invitalia aveva dato rassicurazione sul positivo esito dell’iter approvativo della variante garantendo che si sarebbe chiuso entro la fine di febbraio 2023 con l’erogazione dei fondi relativi al 1° SAL entro fine marzo/aprile. Ma così non è stato.
Per il territorio tarantino si traduce in una spada di Damocle sulla testa di circa 200 operai. Difatti il piano industriale prevedeva la riapertura del sito di Ginosa, in fase di riorganizzazione quasi ultimata, rimanendo pertanto la Cenerentola della vertenza.
Il Governo intervenga immediatamente per tutelare non solo un settore strategico per l’arco ionico ma anche per salvaguardare decine di famiglie che rischiano la propria serenità”.
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