L’associazione Pianeta SINDACALE CARABINIERI –ASSIEME, ha scelto Laterza per organizzare e promuovere l’ evento “Violenza sulle Donne – Educare per prevenire” che si è tenuto oggi presso la sala Cavallerizza.
L’evento, organizzato in collaborazione col comune di Laterza, è stata anche l’occasione, per il Sindaco, prof Francesco Frigiola, di raccontare il proprio impegno e quello della sua amministrazione nel contrasto alla violenza di genere: a partire dalla prossima apertura di un CAV e orto sociale in beni confiscati alla mafia, grazie ad un finanziamento Pnrr, alle campagne di informazione e sensibilizzazione sui diritti delle donne, alla istituzione della Consulta comunale per le Pari opportunità e la non discriminazione.
Tra gli ospiti, il Generale e comandante della legione carabinieri Puglia, Ubaldo Del Monaco, il Comandate Provinciale, Colonnello Gaspare Giardini, Comandante della stazione carabinieri di laterza Michele Ambrosiano e vicecomandante Antonio Rondinone, artefice e organizzatore della giornata con il presidente nazionale Federico Pastinese.
Partendo dalla testimonianza diretta di una donna vittima di violenza e moderati da Angela Masi, consigliera delegata del Comune di Laterza alle pari opportunità, il confronto tra gli ospiti ha fatto emergere il fenomeno in tutta la sua brutalità e urgenza di risoluzione. Sono state 120 le donne vittime di femminicidio nel 2023 (dato in aumento rispetto ai due anni precedenti), altri 22 i tentati femminicidi. Inoltre, si contano almeno, 21 figli minori che hanno assistito al femminicidio e 52 figli minori che sono rimasti orfani in seguito al femminicidio della madre.
Il 45,2% dei femminicidi sono commessi dal partner, il 14,4% dall’ex partner.
Da questo scenario si comprende come il fenomeno sia considerato giustamente, un rilevante problema di sanità pubblica, ribadisce Gregorio Colacicco, Direttore generale della ASL di Taranto. Un fenomeno che richiede una urgente riorganizzazione delle strutture di primo accesso delle donne vittime di violenza, rafforzare il ruolo dei consultori e formare adeguatamente gli operatori di pronto soccorso affinché siano in grado di individuare e refertare gli episodi di violenza fisica e psicologica e facilitare, dunque, l’applicazione delle norme peunitive e cautelative. Un impegno importante per l’avv.ta Filomena Zaccaria, responsabile dell’ufficio legale del cav “SUD EST DONNE” e quotidianamente impegnata tra codice penale, leggi, regolamenti e precedenti giurisprudenziali,nel sostegno e nella difesa in giudizio delle donne vittima di violenze.
Violenze che a volte non sono visibili, sono l’anticamera della violenza fisica e sono difficili da affermare in tribunale:la violenza economica, quella psicologica, lo stupro inteso come qualsiasi atto sessuale non consenziente.
Lo sa bene e lo ha raccontato ad una platea di giovanissimi rapiti dalla visione di un cortometraggio sul linguaggio del patriarcato,
la dott.ssa Rossana Perrazzo, psicologa e coordinatrice del cav Rompiamo il silenzio. I Centri Antiviolenza sono luoghi in cui vengono accolte le donne che hanno subito violenza. Grazie all’accoglienza telefonica, ai colloqui personali, all’ospitalità in case rifugio e ai numerosi altri servizi offerti, le donne sono coadiuvate nel loro percorso di uscita dalla violenza.
I Centri antiviolenza sono un punto di riferimento importante da tanti punti di vista: svolgono attività di consulenza psicologica, consulenza legale, organizzano gruppi di mutuo sostegno, formazione, promozione, sensibilizzazione e prevenzione. Le Case rifugio, ad indirizzo segreto, ospitano le donne ed i loro figli minorenni per un periodo di emergenza.
Ha chiuso la giornata la magistrale lezione della dott. Ssa Marzia Castiglia, sostituto procuratore della repubblica di Taranto che ha guidato la platea in un percorso di conoscenza delle norme e delle forme peunitive e cautelative a disposizione della magistratura per proteggere le donne vittime di violenza ( strumenti come l’ammonimento, il braccialetto elettronico, la distanza minima di avvicinamento e la loro applicazione ai cosiddetti ’reati spia’).
PIÙ COMMENTATI